Fare bambole di lana con questo caldo?! Oh no!
Ti racconto una storia. Mio Nonno Paterno si chiamava Virgilio. Era un contadino, di lui mi ricordo la pelle cotta dal sole, il fatto che canticchiasse spesso e la sua canottiera di lana, filata in casa, naturalmente, indossata Estate e Inverno.

Mi sento pizzicare solo al pensiero, ma lui non poteva stare senza, con qualunque temperatura. I quaranta gradi all’ombra non facevano differenza.
Questo per dire che nella mia vita, mio nonno è stata l’unica persona che io abbia mai conosciuto che usasse la lana in estate. Visto il mio lavoro, conosco bene la lana, l’ho studiata in lungo e in largo e dappertutto c’è scritto che si tratta di un materiale che agisce sulla termo-regolazione: nel senso che non è che scalda, ma, semplicemente, mantiene la temperatura del corpo.
Questo però non significa che, col caldo dell’estate, il primo pensiero che viene in mente sia: aspetta un po’ che mi termoregolo con un bel maglione di lana.
Con il caldo estivo soprattutto, poi con le temperature che si riescono a raggiungere ultimamente, è molto più attrattivo un ghiacciolo di un gomitolo di lana. Sei d’accordo con me?
Anche a me l’estate fa questo effetto e l’idea di maneggiare la lana, per quanto la ami, per quanto sia meravigliosa, non mi attrae molto. Anzi!
Però, questo non significa che dobbiamo mettere da parte completamente la meravigliosa Arte Bambolaia! Possiamo fare altro! In che senso? ti sento già chiedere!
Possiamo “prepararci” per quando l’aria rinfrescherà e ci travolgerà il desiderio di casa, poltrona, tisana e qualcosa di bello da far nascere dalle tue mani!
Adesso ti racconto che cosa puoi fare d’estate per prepararti al meglio per la Stagione delle Bambole.
Tingere vecchie canottiere bianche col the o col caffè

Hai riorganizzato i cassetti e ti sono avanzate canottiere di bambine e bambini, che sembrano nuove ma non stanno più? Puoi salvarne una o due e tingerle in casa con il the o con il caffè. Otterrai della maglina non tecnica ma super dignitosa. La tintura col the o col caffè regala sfumature compatibili con gli incarnati umani. Le canottiere di buona qualità hanno molte caratteristiche simili al Trikot, il materiale tecnico con cui si fa la pelle delle bambole: non ha dritto e rovescio, è di cotone, è piuttosto “consistente” come stoffa, si allarga più che allungarsi. Questo la rende la stoffa più vicina alla maglina tecnica, che presenta dei costi piuttosto alti.
In questo modo, avrai la tua riserva di maglina per fare piccole bambole ed esperimenti, appena l’aria diventerà più fresca e godibile.
Recuperare stoffe carine da abiti smessi o non utilizzabili

Momento Amarcord: estate con le mie figlie piccine. D’inverno, i vestitini carini che sceglievo per le mie bimbe rimanevano sepolti da cappotti, giacche e sciarpe. In estate, mi piaceva molto vedere le mie bimbe ruzzolare per casa o in cortile con addosso degli abitini carini. Ma tra le capriole sull’erba o le scorpacciate di frutta (che poi scolava regolarmente dappertutto) magliettine e abitini si macchiavano e si strappavano e a fine stagione non si potevano più utilizzare. Che peccato buttarli però! Non parlo di tutti, naturalmente. Parlo di quella magliettina con quel ricamo così bello con cui abbiamo fatto tante foto o il suo pigiamino preferito, che una volta se l’è voluto mettere per venire a fare la spesa. Parlo dei ricordi, che sovrastano l’oggetto in sé per sé.
Ecco, quelle cosettine intrise di momenti speciali, quelle che ti si stringe il cuore all’idea di buttarle via, puoi metterle via in una scatola e trasformarle in bambole, vestitini e accessori.
Raccogliere minuterie per gli accessori

Nelle tue passeggiate in riva al mare, nei mercatini, in giro in qualche posto nuovo, puoi cercare minuterie che potranno tornarti super utili e fare la differenza sulle tue prossime bamboline. Il limite lo mette solo la fantasia. Puoi portare a casa dal mare qualche conchiglia col buco che magari ha colpito per qualche motivo la tua attenzione. Un minuscolo sassetto da una passeggiata al tramonto. Puoi cercare nastri, bottoncini e passamanerie in quel mercatino tanto carino dove sei capitata per caso. Insomma, hai capito che cosa intendo. Occhi e cuore aperti. Vedi un po’ che cosa ti attrae, che cosa ti chiama. Alcuni di questi materiali possono anche servirti per la parte celebrativa e rituale che accompagna sempre l’Arte Bambolaia fatta bene. Mettere come luce interiore della tua bambola un cosettina che ti ricorda un momento magico potrà solo aggiungere magia al tuo lavoro.
Migliorare o imparare l’uncinetto

Anche qui, momento Amarcord: io stessa ho imparato l’uncinetto d’estate, col filo di cotone. Il cotone è molto soddisfacente come filato e, proprio come la lana, lo trovi di diversi spessori. Saper lavorare all’uncinetto non è indispensabile per fare bambole bellissime.
Ma, conoscere i punti base e saper lavorare in tondo, ti permette di fare moltissime cose in più nell’Arte Bambolaia.
Ad esempio, la possibilità di fare pettinature diverse per la tua bambola si ampliano davvero molto. Per non parlare di scarpette, vestiti e accessori.
Imparare un po’ di cucito

Se l’uncinetto non è indispensabile, saper eseguire due o tre punti di cucito è strettamente necessario. Pochissimi punti, molto facili, alla portata di bambini di otto – nove anni. Quindi anche alla tua portata, senza ombra di dubbio. Per fare le mie bambole non è necessaria la macchina da cucire. Servono ago e filo e due, al massimo tre punti.
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Quando non sapevo ancora fare bambole, ho desiderato un sacco un Corso del genere, ma non c’era ancora da nessuna parte.
Perciò, l’ho creato io, perché tu, a differenza mia, non ti senta persa e non perda tempo. Ti prendo per mano e ti porto in strade sicure e infallibili.