Dentro ogni donna abita una Sirena. Lei conosce bene quando è il momento in cui la profondità degli abissi sussurra il nostro nome e ci chiama nel suo grembo. E’ il momento di indossare la coda da sirena, respirare a fondo e lasciarsi andare.
E’ il momento di lasciar andare
Via le scarpe, perché in quei giorni il cammino non sarà tra la polvere delle strade.
Via ogni abito, indumento, costrizione, perché nel grembo che mi aspetta si respira con la pelle, la carne, le ossa e il sangue..
Via la mia tanto amata treccia. I capelli mi servono come antenne, per amplificare l’intuito e ritrovare ogni volta la strada.
A volte è un volare, altre uno sprofondare. A volte è come piovere, altre come un turbinare di foglie nel vento. Mi metto la mia coda da sirena e mi tuffo, a capofitto dentro di me. Lascio andare la paura, il giudizio, il controllo, lascio fare al flusso. Mi lascio condurre. Tutto accade anche se nulla sembra che sia accaduto.
La mia coda da sirena solca i mari e i cieli più profondi, mi tiene al sicuro, e mi guida nell’infinito, si nutre delle mie risa e brilla della luce della Luna.
La mia coda da sirena batte nel cuore della Terra e canta le armonie dell’Universo, mi riporta all’Uno e mi nutre di deità.
A capofitto dentro di me, si sta benissimo.
A capofitto dentro di me, ogni cosa splende come il tutto.
A capofitto dentro di me, lievita un pane ricco della storia di tutte le mie Antenate che mi nutre e mi fortifica.
Per poi tornare indietro
Quando sono pronta, la mia coda mi riporta indietro.
Una volta a casa, la ripongo con cura. Posso tornare a vestirmi, a camminare, a percorrere il tempo lineare, a far da mangiare, a rispondere al telefono e alle email. Sbrigare faccende, pagare bollette, guidare nel traffico, spolverare. Posso ascoltare lamentele e discutere di politica. Posso piegare il bucato, alzarmi all’alba e correre tutto il giorno. La mia coda da sirena, intanto, si nutre della musica che ascolto, di una nuvola suggestiva all’orizzonte, di un incontro inaspettato, delle risate delle mie figlie. Risplende nello scintillio degli aghi da cucito, nella morbidezza della lana, nel ticchettio ipnotico dei ferri da maglia. Lei vive dentro ogni cosa che mi piace fare e si nutre per essere pronta quando ce n’è bisogno.
E puntualmente, il momento arriva. La profondità degli abissi comincia a mormorare il mio nome e io sono di nuovo lì davanti, nuda, pronta ad indossare ancora la mia coda da sirena. Pronta a tornare, ancora una volta, a capofitto dentro di me.
E tu?
Come nutri la tua personale coda da Sirena? Prova a visualizzarla… di che colore è? Com’è fatta? Che cos’è che ti piace tanto da farti sentire completa e nutrita? Non rinunciamo al nostro potere e alla nostra bellezza. Possiamo sempre darci la possibilità di essere integre e rivoluzionarie. Ne parlo anche in questo articolo: ti va di leggerlo?
E, mi raccomando, non scordarti mai di cantare!
2 commenti su “La Sirena e la vita ciclica”
Ho ricevuto poco fa la mia SIRENA che è venuta alla luce il 24-06-2018 sotto la luna piena in Capricorno.
Che emozione incredibile aprire il pacco e poterla abbracciare per la prima volta !!!
Ringrazio Cinzia per la creatività, la precisione, la passione, la cura l’amore che ha saputo trasferire a questa sua magica creazione.