Ti racconto come l’Elfo Campanello è atterrato nella nostra casa.
Era lo scorso anno, Dicembre. L’Albero di Natale aveva appena ritrovato il suo posto nell’angolo del soggiorno. Per terra, sul tappeto, fogli e pastelli sparsi tutto intorno: c’era tanto impegno nell’aria perché disegnavamo gli elfi!
Amiamo arricchire i giorni che portano al Natale con una bella dose di immaginazione e magia, sono giorni che non tornano più indietro e io voglio approfittare di qualunque occasione per regalare ricordi meravigliosi alle mie figlie.
Arianna, mi mostra con entusiamo un disegno ancora da colorare.
<<Mamma! Guarda questo elfo cammina saltellando. Per ogni saltello trilla un suono d’argento… possiamo chiamarlo, Elfo Camapanello!>>.
Osservo bene il disegno. Vedo una piccola creatura dalle linee rotondeggianti, un viso sorridente e un cappello a punta. Perfetto da trasformare in una piccola bambola!
Il disegno di una bimba sarebbe diventato qualcosa di reale, sarebbe uscito dalla carta insieme alla sua storia e alle caratteristiche avevamo immaginato per renderlo unico e riconoscibile.
Con qualche ritaglio di stoffa e un pugno di lana, pochi gesti semplici e misurati, l’Elfo Campanello ha preso vita tra le mie mani.
E’ stato importantissimo per me trovare soluzioni che permettessero alla sua storia di trovare la strada per atterrare fuori dalla carta.
Un trillo d’argento per ogni saltello! Arriva l’Efo Campanello! Era questo il titolo del disegno. Non doveva essere un elfo qualsiasi ma proprio quello, per rendere la sorpresa veramente speciale.
L’idea di aggiungere un campanellino fuori, legato al collo non andava bene, troppo semplice. Il trillo doveva essere interno. E poi doveva poter saltellare.
Ho trovato il modo per inserire internamente il campenellino e di fare in modo che il suono si sentisse lo stesso.
Un lungo filo di raso, ci ha permesso di farlo saltellare e trillare in giro per casa e in cortile, su e giù. Naturalmente è nata una piccola squadra di Elifi campanelli che adesso adornano con gioia il nostro albero di Natale.
DI CHE COSA HAI BISOGNO PER REALIZZARE UN ELFO CAMPANELLO
I materiali per questa bambola davvero piccina sono molto semplici. Un ritaglio di cotone, un pezzetto di maglina (puoi tingerla col the, per un risultato migliore) e una manciata di lana o imbottitura a piacere.
Io preferisco la lana, ma per una bambola così piccola potete fare come vi pare.
Naturalmente, un piccolo campanello (l’ho trovato in merceria), ago, filo, un po’ di tempo solo per voi, una bella tazza piena di tisana o di tè, musica di sottofondo (natalizia è meglio). et voila hai a disposizione tutto il necessario.
QUALI SONO I PASSAGGI NECESSARI
Io comincio sempre dalla Testa. Una pallina di lana va inserita nella maglina e modellata a dovere.
Il corpo lo cucio a mano (come tutto, del resto) e lo imbottisco a dovere (sembra facile, ma non lo è!).
Posiziono il campanello in una nicchia che mi creo sotto la testa… non deve essere soffocato dalla lana, deve suonare!
E poi attacco la testa al corpo. E’ il momento di segnare le mani e i piedi con il punto filza.
Con la stessa stoffa del corpo realizzo un cappellino a punta.
In alcuni elfi, il volto è ricamato, in altri è disegnato. Su bambole così piccine non fa una grande differenza.
Per favorire il saltellamento e il fatto di essere appeso nelle diverse stanza ho passato un nastro di raso abbastanza lungo da polso a polso.
I passaggi sono davvero molto semplici. Naturalmente, avere il Cartamodello e le istruzioni dettagliate rende tutto più facile e veloce.
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