Con il Calendario dell’Avvento vi porto direttamente in casa mia, in quei giorni sospesi, un po’ speciali che precedono il giorno di Natale.
Nella mia casa, non è mai entrato un calendario dell’avvento tutto fatto (tipo quelli che si acquistano al supermercato, per capirci). Mi sono sempre ingegnata a fare da me, in qualche modo particolare e originale.
Ho sempre condiviso la preparazione del calendario con le bambine, in modo che potessero arricchirlo e decorarlo con i loro disegni, i colori, i glitter, i pennarelli argentati e dorati.
La tradizione del Calendario dell’Avvento
Non conoscevo questa tradizione, nella mia famiglia di origine non si usava. Cercando informazioni, ho capito che è una tradizione nata nel Nord della Germania. Intorno agli anni ‘20 del secolo scorso, un pasticcere ha formalizzato un’usanza popolare: quella di dare ai bambini un dolcetto ogni giorno, aspettando il Natale. Da lì, questa usanza si è diffusa in tutta Europa e in America.
Il primo calendario dell’avvento in casa mia è stato fatto con delle bustine di carta che le mie bimbe hanno colorato e decorato. Ho teso un filo in soggiorno e ho attaccato le bustine con le mollette da bucato.
Dentro ogni bustina, c’era un piccolo messaggio, rigorosamente in rima, molto corto e scherzoso che affidava alle bimbe una piccola missione del giorno.
Il primo giorno veniva chiesta la letterina per Babbo Natale e poi in base ai giorni veniva chiesto di portare a termine delle missioni molto speciali:
- fare i biscotti di Natale insieme alla mamma
- cantare delle canzoni
- guardare un film a tema natalizio,
- accendere una candela e pensare a qualcosa di bello
- fare l’albero di Natale
- mettere un addobbo sulla porta
- il senso era quello di costruire un’attesa gioiosa fino al giorno tanto desiderato.
Le missioni si sono evolute anno per anno, sono cresciute insieme a noi, in un certo senso. Anche il Calendario ha avuto la stessa sorte.
I tipi di Calendario dell’Avvento che ho sperimentato

Dopo le bustine di carta decorate a mano del primo anno, siamo passate ai calzini spaiati oppure diventati troppo piccini: li ho conservati in una scatola per tutto l’anno. Quando è arrivato il momento li ho dati alle bambine per farli decorare. Dopo aver attaccato i numeri dei giorni, ho steso in casa il solito spago e li ho appesi con le mollette da bucato.
Dopo l’esperienza del Calendario appeso, abbiamo sperimentato le scatoline sovrapposte come una piccola montagna in cui cercare il numero giusto ogni mattina.
Un altro esperimento è stato quello della scatolina nascosta ogni giorno in un posto diverso, che doveva essere cercata con una piccola caccia la tesoro (tanto divertente, ma troppo laboriosa come soluzione… quell’anno, non vedevo l’ora che arrivasse Natale il prima possibile!).
Negli anni, la costruzione del calendario ha conivolto amiche e compagne di classe. Quello che non è mai cambiato è il contenuto: una piccola storia (a volte in rima) e un cioccolatino.
Un altro elemento imprescindibile del nostro calendario è l’aspetto casalingo e imperfetto. E’ una nostra esperienza e non dobbiamo dare conto a nessuno, non vogliamo che sia solo perfetto nelle foto, ma vogliamo che parli di noi, delle nostre imprecisioni e sbavature quotidiane, che però ci insegnano tante cose e ci aiutano a crescere.
Quest’anno ci sono le Storie della Ciccina
Le mattine di Dicembre sono sempre tanto attese nella mia casa. Anche quest’anno, che le bimbe non sono poi così piccine, ci svegliamo qualche minuto prima e mentre le figlie sgranocchiano il loro cioccolatino, la mamma legge la Storia.
Quest’anno, naturalmente, ci sono le Storie della Ciccina.
La grande novità, è che quest’anno il Calendario dell’Avvento è uscito per la prima volta dalle mura della casa della Bambolaia ed ogni mattina vola nelle caselle email di centinaia di persone, che leggono una Storia della Ciccina e cominciano la giornata con un sorriso.
Se anche tu vuoi conoscere le Storie della Ciccina, tutte inedite, mostrate per la prima volta in questo Calendario dell’Avvento, puoi iscriverti anche oggi. Si possono recuperare in ogni momento le storie già raccontate.
Nel caso in cui ci fosse bisogno di specificarlo, naturalmente, sono un mio regalo per te!
Questi racconti stanno ricevendo un’accoglienza straordinaria da chi si è già iscritto ed sta accompagnando con le Storie della Ciccina questi giorni di attesa.
Le Storie sono brevi, delicate e potenti allo stesso tempo e lasciano la scia di una sorriso sul volto di chi le legge.
Vuoi avere anche tu il privilegio di leggerle in anteprima? Premi il pulsante rosso e iscriviti! Ti aspetto di là.